Ravenna è uno scrigno d’arte, di storia e di cultura di prima grandezza, il suo passato glorioso: fra V e VIII secolo fu tre volte capitale e la magnificenza di quel periodo ha lasciato rilevanti testimonianze giunte fino a noi. Ravenna è la città del mosaico: l’arte del mosaico non ha avuto origine qui, ma qui ha trovato la sua più alta espressione in una commistione di simbolismo e realismo, di influenze romane e bizantine ed ancora oggi questo antico sapere delle mani rivive nelle scuole e nelle botteghe.
Tra le sue antiche mura si conserva il più ricco patrimonio di mosaici dell’umanità risalente al V e al VI secolo. Per questa ragione i suoi edifici religiosi paleocristiani e bizantini sono stati riconosciuti patrimonio mondiale da parte dell’Unesco: il semplice involucro del Mausoleo di Galla Placidia nasconde uno scrigno di stelle infinite; la raffinata composizione che decora il Battistero Neoniano si ispira a una colta tradizione ellenistica, ripresa anche dal Battistero degli Ariani; la regalità della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo rivela le sue origini di chiesa palatina, eretta da Teodorico il Grande, re degli Ostrogoti; oltre cento deliziosi piccoli uccelli introducono nell’intimità della Cappella di Sant’Andrea, dove si celebra il Cristo trionfante; maestoso il Mausoleo di Teodorico, coperto dal poderoso sasso della cupola; la Basilica di San Vitale, massimo tesoro dell’età paleocristiana, custodisce il ritratto della corte imperiale bizantina; fuori città, elegantissima, la Basilica di Sant’Apollinare in Classe esalta nell’abside Cristo e Sant’Apollinare, primo vescovo e patrono.
L’offerta culturale a Ravenna inizia dagli 8 monumenti riconosciuti patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1996 e da questi trova stimolo di continua crescita ed innovazione. Gli esempi sono molteplici ed evidenti nella vita e nella produzione culturale della nostra città che negli ultimi anni ha visto importanti mutamenti: dal recupero delle storia romana di Ravenna all’apertura di nuovi siti archeologici, dalle nuove stagioni espositive ai grandi eventi di spettacolo, alla cultura che pervade tutto il territorio.
La bellezza dei mosaici quindi ma non solo: a Ravenna si può passeggiare tra le torri campanarie e chiostri monastici, passando dal romanico al gotico, dagli affreschi giotteschi di Santa Chiara al barocco dell’abside di S. Apollinare Nuovo; dalle testimonianze dell’ultimo rifugio di Dante Alighieri ai Palazzi che videro gli amori di Lord Byron.
Chi la incontra se ne innamora oggi come avvenne nel passato a Boccaccio, che vi ambientò una delle sue più belle novelle, a Gustav Klimt che ne trasse ispirazione manifestamente, ad Hermann Hesse che la visitò dedicandovi alcuni versi.
Ravenna è romana, gota, bizantina, ma anche medioevale, veneziana e infine contemporanea, civile e ospitale, ricca di eventi culturali e manifestazioni di prestigio internazionale che la rendono proiettata verso il futuro.
Link a sito www.turismo.ra.it